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Stagione Danza 2025, i miei "due spicci"

  • Immagine del redattore: massiddaluca
    massiddaluca
  • 16 ago
  • Tempo di lettura: 5 min

Le vacanze, si sa, fanno perdere la cognizione del tempo, ma eccomi a fare una cosa nuova: dare i miei “due spicci” a proposito della nuova stagione di danza del Teatro Lirico di Cagliari, perché finalmente abbiamo una Stagione Danza con la S maiuscola.


Prima di commentare i titoli che si potranno vedere a qui a Cagliari da dicembre, un po’ di storia. Le stagioni del Lirico sono sempre state molto molto molto incentrate sull’opera, anzi, non molto, tantissimo!

Solitamente c’era solo un titolo di balletto, quando andava bene due, più qualche ospitata importante: i “Bolle and Friends” hanno sempre riempito il teatro, c’è stata pure una data dell’addio alle scene di Sylvie Guillem nel 2015 me sta ancora a fa’ magna’ le mani perché ero in Germania in quel periodo.


Negli ultimi dieci anni circa anni il Teatro ha sempre presentato una stagione molo “classica”, cristallizzata nel grande repertorio otto e novecentesco. Ci sono stati vari “Laghi”, “Giselle”, “Schiaccianoci” portati da compagnie importanti, purtroppo con “poco sguardo” alla scena contemporanea* europea. La città ha sempre recepito bene queste produzioni (tutte esternalizzate, sigh!) perché la città ha fame di balletto.


[*l’aggettivo “contemporanea” in questo caso va assunto con riferimento temporale, quindi riferito a quello che negli ultimi anni si sta producendo nei teatri di tutto il mondo, con le (giuste) revisioni dei grandi classici.]


Teatro Lirico di Cagliari - febbraio 2021
Teatro Lirico di Cagliari - febbraio 2021

Veniamo ora alla stagione 25-26 del Lirico coi miei “du’ spicci” sulle produzioni.


Il primo appuntamento sarà a dicembre col titolo natalizio per eccellenza: “lo Schiaccianoci”. Verrà portato a Cagliari dalla giovanissima compagnia del TAM Ballet, compagnia nata dalla volontà di Cateria Calvino-Prina, già Direttrice dell’Accademia Ucraina di Balletto.

La compagnia è giovane non solo in virtù dell’età media dei suoi danzatori, ma anche perché è stata fondata di recente. Non fatevi ingannare dalla giovane età, però: la compagnia riempie già il cartellone del Teatro degli Arcimboldi di Milano, dove ha la sede, e saranno accompagnati da Solisti e Soliste provenienti dai migliori corpo di ballo europei.

Al 99% sarà un classicone: punte, salti e tutù come se piovesse (anzi, nevicasse, visto il valzer dei “fiocchi di neve” che chiude il primo atto)!

Non sarà la prima volta che vediamo questa Compagnia a Cagliari: sono già venuti con “La Fille Mal Gardée” nel maggio del 2024 portando uno spettacolo molto godibile e bel confezionato. 

Non ci resta che aspettare dicembre per vedere come sarà questo “Schiaccia”!

Secondo me vedremo in scena anche qualche allievo e qualche allieva sarda perché non dimentichiamoci che l’accademia ha la sua sede staccata proprio nei locali del Teatro.


Secondo appuntamento: “il Lago dei Cigni” di Angelin Preljocaj.Creato nel 2020 per la sua compagnia residente al Pavillon Noir di Aix-en-Provence, il coreografo decide di adattare la storia a dei temi e una mise en scene più contemporanea, presentando una “eco-favola” che, secondo le mie fonti, mantiene la partitura di Tchaikovsky interpolando musiche del Collettivo 79D.

Sono molto curioso di vedere questa produzione: Preljocaj è un meraviglioso coreografo (amo alla follia “Le Parc”, uno dei suoi balletti più conosciuti e prodotti in tutto il mondo) con una poetica ben precisa, uno stile quasi “asciutto” e immediatamente riconoscibile, che lavora a stretto contatto con danzatori e danzatrici meravigliosi. Terzo appuntamento si vola in un territorio ancor più contemporaneo: “Beethoven 7” di Sasha Waltz & Guests.

La Waltz, danzatrice e coreografa affermata a livello mondiale che è stata anche Direttrice dello Staatsballett Berlin, e i Guest sono i danzatori e le danzatrici che hanno partecipato alla creazione di questa produzione.

Presentato al RomaEuropaFestival nel 2024, è la prosecuzione di un lavoro sulla “Settima” di Beethoven iniziato durante il periodo pandemico e completato con l’aggiunta della musica di Diego Noguera.

Non avendolo visto dal vivo a Roma, o nelle sue numerose repliche in giro per il mondo, mi sono affidato alla lettura delle recensioni su questa creazione: sono entusiastiche, raccontano di uno spettacolo sopraffino con un’estetica riconoscibile e di derivazione Baushana. Anche qui la mia curiosità è a mille!


Quarto appuntamento: “Peer Gynt” di Edward Clug.

Ho poco da dire su questa produzione: creata nel 2015, portata in tournée in mezza Europa, è stata prodotta anche dallo Staatsballett Wien e dal Teatro Alla Scala per il suo corpo di ballo, nel teatro meneghino ha debuttato nell’aprile 2025.

Viene descritto come un balletto contemporaneo narrativo ma onirico, così come è il dramma di Ibsen. A Cagliari verrà presentato dalla compagnia slovena del Balletto di Maribor. Anche per questa produzione la mia curiosità è tanta, ho già visto qualcosa online e voglio proprio vedere questo balletto nell’esperienza “teatro”.


Libretto di sala Bejart Ballet Lausanne ospite del Tetro Lirico di Cagliari - 2006
Libretto di sala Bejart Ballet Lausanne ospite del Tetro Lirico di Cagliari - 2006

Quinto appuntamento, uno degli amori della mia vita: il Bejart Ballet Lausanne.

Vedremo un trittico (tipico per questa Compagnia girare con più titoli “brevi” per completare una serata) e presenteranno “7 danze greche”, “L’Uccello di Fuoco” e il mitologico “Bolero”.La compagnia è di qualità estrema e le coreografie del grandissimo Maurice Bejart hanno una incredibile potenza emozionale.Ricordo bene l’ultima volta che la Compagnia è stata ospite a Cagliari, era il 2006 e portava un programma molto simile, al posto di “7 danze greche” c’era “Brel et Barbara”.

Ricordo anche che il Teatro aveva organizzato una masterclass con Gil Roman ed Elisabet Ros per introdurre alle allieve e agli allievi delle scuole di danza del territorio qualche frase coreografica di “Bolero”. Esperienza incredibile, sarebbe interessante poterla ripetere o avere occasioni simili per le allieve e gli allievi di danza di oggi.Questo sarà il mio appuntamento “comfort”: amo la Compagnia, amo le potenti coreografie di Bejart e sono sicuro che sarà uno spettacolo da spellarsi le mani.


Ultimo appuntamento della stagione: “Caravaggio” di Mauro Bigonzetti.

Protagonista assoluto di questo balletto sarà l’Etoile Roberto Bolle.

Caravaggio” è stato creato per lo Staatsballety Berlin nel 2008, quando era diretto da Vladimir Malakhov, e che ora sta “girando” per i più grandi teatri italiani grazie all’Etoile Scaligera che traina ulteriormente un balletto forte, bello e poetico che esalta la plasticità dei corpi sia grazie alla coreografia che grazie al disegno luci di Carlo Cerri.

Di questo balletto si sono visti estratti durante i vari “Bolle and Friends”, durante il programma televisivo di Rai1 “Viva la Danza” e ora si potrà vedere completo sul palcoscenico del Lirico ad ottobre 2026.


Due riflessioni finali sulla stagione.

Questa è una stagione di danza degna di un Teatro Lirico.

Il numero di titoli è elevatissimo: si passa da una stagione con uno o (esagerando) due titoli a una stagione con SEI titoli.

Sei produzioni di danza, tutte esternalizzate purtroppo, ma pur sempre sei produzioni di danza. C’è tutto: repertorio, revisione del repertorio, balletto contemporaneo, produzioni sperimentali, masterpiece del ‘900.

Tutto bello fin qui, ma le medaglie hanno sempre due facce: per avere un numero così elevato di produzioni si riducono le repliche. Solitamente una produzione ospite a Cagliari stava in cartellone per una settimana (in scena da martedì a domenica) per un totale di 8 repliche (solitamente), ora le repliche saranno meno (tra le tre e le cinque), ma è un compromesso che accetto più che volentieri per avere tutta questa danza in Teatro.


Voi cosa ne pensate di questa stagione di danza del Lirico di Cagliari?Io ne penso bene e ho l’impressione che scriverò tante “recensioni non richieste” quest’anno!

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